censureNel 1294, la fama del Carnevale di Nizza è valorizzata con la presenza di Carlo II d’Angiò, conte di Provenza, venuto nella città « per passare i giorni gioiosi del Carnevale ». Dopo 1388 (quando Nizza si dette alla casa Savoia), i sovrani soggiornavano spesso a Nizza per assistere ai divertimenti notevoli del Carnevale.
Nonostante le critiche della chiesa, la festa continuò controllata in poi dai sindachi della città.
Nel 1539 furono istituiti gli « Abati dei Pazzi », incaricati dell’organisazione delle festività. Ogni classe sociale (nobiltà, mercanti, artigiani, operai e pescatori) aveva il suo Abato e dava il suo ballo pubblico. Per circolare da un ballo all’altro, la maschera era sempre richiesta se non chè si doveva rimanere nel ballo della sua classe.

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