Nizza, capitale della Costa Azzurra, della French Riviera, luogo di predilezione della Jet Set, destinazione preferita degli adepti del Sea Sex and Sun, delle feste, dei festival e delle lunghe notti profumate lungo al mediterraneo.

Al di là di questa carta postale seducente, esistono une città e un contado che meritano meglio di questa immagine spesso articifiale e sempre riduttrice. La fine di questo sito è di farvi scoprire la vera natura e la profonda richezza di questi luoghi e allo stesso tempo la formidabile attività creatrice di suoi abitanti.
La storia di Nizza, lunga e complessa, ha prodotto un'identità particolare che si mantiene sempre oggi. Questa storia œ diversa dall'immagine di opulenza e di farniente che conosciamo tutti. Infatti la Contea di Nizza non œ una regione ricca, è un territorio montagnoso, con una superficie di 3.000 km2 e una facciata marittima stretta da Nizza a Cap d'Ail.
Ciò che ha fatto a lungo il valore di Nizza e della sua regione, è la sua posizione strategica, allo stesso tempo sbocco marittimo e custode dei passaggi alpini meridionali. Nizza ha vissuto principalmente di un commercio modesto di transito tra Marsiglia e Genova e tra il mare ed il Piemonte, esportando soprattutto l'olio d'oliva, il legno ed il cuoio della montagna. Ha sofferto di un disavanzo alimentare cronico, messo in evidenza all' occasione di ogni conflitto.
Questa povertà œ ancora visibile oggi nella cucina nizzarda fatta di prodotti semplici e l'adattamento dei resti œ diventato un'arte.

Nel 1860, il Contado di Nizza ha scoperto una nuova patria, la Francia, e, in cento trenta anni, Nizza è passata da 44.000 a 345.000 abitanti. Da questa epoca fino alla prima guerra mondiale, la cittù ha visto fiorire il turismo, ha inventato l'orticoltura moderna, ha edificato, sulle sue colline,castelli e ville per milionari ed aristocratici, ha bucato vie e corsi, ha costruito casinò, opera, palazzi al lusso incredibile.
In questo turbine cosmopolita, l'identità nizzarda, quella di un popolo modesto e semplice, si è mantenuta attraverso la sua lingua. Numerosi autori, come Francis Gag (1900-1988) e importanti associazioni, come Academia nissarda fondata nel 1904, la difendono e la sviluppano encora adesso.

Barca nel porto di NizzaLa nascita del turismo estivo di massa, alla fine degli anni 1930 ha ancora più contribuito a mettre avanti l'immagine del sole lasciando indietro quella di un antico popolo, greco, latino, barocco, mediterraneo e montanaro. La legge di bronzo della sensazione nazionale ha lasciato poco posto alla scorrevolezza di una storia politica complessa, di una cultura multipla. Tuttavia, sono esse che, dietro le palme indolenti, nei vicoli calmi della Vecchia-Nizza, nelle zone industriose del Porto, nei cammini ombrosi delle colline, fanno battere il cuore e vibrare l'anima degli uomini e delle donne di questa terra, ogni insieme da scoprire per comprendere, al di lù dei clichés, la profondità.

Abbiamo provato di dare a questo sito un'interesse massimo, in particolare nell'iconografia. Volendosi volontariamente breve, contiene tuttavia una grande quantità d'informazioni digne dei migliori lavori d'eruditi.

Benvenuti sul nostro sito, benvenuti nel nostro Contado.

 

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